Sono al momento soddisfatto dell’acquisto dell’iPad.
Non è un sostituto di un laptop. Manca la tastiera, manca (per ora) il multitasking, non è facilmente espandibile. Non ci scriverei una lunga offerta di lavoro correlata di tabelle, immagini e link a meno di non esserci costretto per mancanza d’altro strumento.
iPad è invece un device aperto al cloud computing di ottima trasportabilità (circa 750 grammi per un formato A4) con una durata delle batterie in standby molto buona che gli consente essere immediatamente attivo quando occorre.
Ottimo quindi, ad esempio, per leggersi la posta elettronica o consultare internet quando si è sul divano di casa o in vacanza. Per leggere gli articoli della settimana, per cui non abbiamo ancora trovato il tempo, mentre viaggiamo in treno. Per fare vedere un film ai figli mentre si viaggia in auto. Per leggere il quotidiano se non abbiamo fatto in tempo a passare all’edicola.
GPS, bussola, accelerometro, Wi-Fi sono integrati nell’apparecchio, sempre pronti e senza necessità di installazioni – aggiornamenti – connessioni – cavetti – driver. Come avvenuto per iPhone, ciò consente lo sviluppo di applicazioni che sfruttino in maniera più o meno innovativa questi strumenti.
Il vero utilizzo dell’iPad troverà quindi risposta nelle modalità di impiego da parte dei suoi proprietari e dallo sviluppo di applicazioni specifiche, rese disponibili nell’App Store.
Uso nautico: un cartografico touch screen
Da parte mia, velista nel tempo libero, ho voluto provare immediatamente un impiego nautico del nuovo gadget di casa Apple.
Avevo già acquistato l’applicazione Marine Mediterranean di Navionics per iPhone. A un costo pari a “Dove Navigare” di Bolina e nettamente inferiore a un qualsiasi portolano, potevo disporre dei pianetti di tutti i porti del mediterraneo, dei relativi numeri di telefono e canali VHF. Naturalmente l’applicazione fa di più, fungendo anche da navigatore. Ma le dimensioni del telefonino ne limitano l’uso effettivo.
Size matters a volte. E l’applicazione per iPhone diventa improvvisamente molto più utile su un device dallo schermo più grande.
Seppure sia possibile fare girare l’applicazione per iPhone su iPad (con la funzione di zoom), Navionics ha rilasciato una versione specifica per iPad che sfrutta appieno la maggiore risoluzione dello schermo.
A un costo di 20 Euro possiamo disporre di tutta la cartografia Navionics per il mediterraneo. E, ora, è assolutamente consultabile agilmente. Il touch screen rende facile lo zoom e il panning (sebbene qualche volta un click involontario apra la finestra di dettaglio).
Il segnale del GPS viene preso bene, meglio di quanto avvenga sull’iPhone. Sono riuscito ad avere il fix anche dal tavolo di carteggio, sottocoperta, in pochi secondi.
Non tanto per colpa della luminosità quanto per la lucidità del vetro che causa un effetto “specchio”, non è particolarmente adatto a una consultazione in coperta sotto la luce diretta del sole.
Un moderno sestante
Le effemeridi, al giorno d’oggi e specialmente navigando in mediterraneo sono principalmente un gioco nostalgico. Ma per gli appassionati di costellazioni consiglio Star Walk.
Sfruttando GPS e bussola, possiamo puntare al cielo l’iPad e lui ci dirà quale stella e costellazione stiamo osservando.
La meteo
Importantissima per qualsiasi navigazione sicura. Internet a bordo, da questo punto di vista è una garanzia.
Con Safari (il browser web), possiamo consultare i tanti siti di meteo disponibili. Ci sono anche applicazioni specifiche per iPhone, come il Meteo che possono girare anche su iPad. Immagino che a breve nasceranno applicazioni specifiche per iPad.
Manca invece un’applicazione specifica per la meteo marina. Sarebbe molto comoda, ad esempio, un app che permettesse di consultare agilmente le mappe del Lamma. Mi piacerebbe quasi quasi dedicarmi a realizzarla.
Safari o applicazioni dedicate, è necessaria comunque sempre la copertura 3G, per cui in alto mare non potremo affidarci al nostro moderno gadget.
Musica e altro
E poi iPad è anche un grosso iPod, capace di contenere centinaia di dischi. E con una interfaccia ampia e facile per scegliere la musica per le nostre navigazioni o gli aperitivi in baia. Per interfacciarlo alla radio di bordo basta che questa abbia un ingresso AUX IN e un cavetto audio.
Poi, infine, gli usi classici. Potere inviare ad esempio leggere e inviare email. Con una comodità maggiore rispetto al telefonino.
Conclusioni:
L’iPad è uno strumento che non può che essere apprezzato se non vedendolo come qualcosa di nuovo il cui utilizzo è da scoprire sulla base delle nostre abitudini e delle applicazioni che, mano a mano, verranno rilasciate sull’App Store.
L’uso in barca, che ho mostrato, ne è un esempio. E sono certo che, anche in ambiente nautico, potrebbero esserci ulteriori impieghi. Specialmente grazie al GPS e al collegamento internet che consente di fare crowdsourcing tra navigatori.
Non può sostituire strumenti professionali dedicati (non è possibile ad esempio collegarlo ad altri strumenti di bordo quali l’autopilota) ma può essere una valida alternativa economica all-in-one. Plausi, in questo senso, a Navionics che ha avuto il coraggio di lanciare un applicazione che, a detta di alcuni, avrebbe potuto cannibalizzare altri suoi prodotti più costosi.
E’, fondamentalmente, un iPhone anabolizzato. Ma la dimensione, in certe situazioni, conta. Come ad esempio nell’utilizzo come cartografico.
Rimane comunque uno strumento più adatto all’uso passivo (consultazione e ricerca di informazioni) che a quello attivo di creazione di contenuti ricchi (scrittura di lunghi testi, elaborazione di dati o immagini, etc).
Se avete altre applicazioni interessanti segnalatemele!
Nota finale
Sebbene la custodia Apple sia già abbastanza utile a non fare scivolare l’iPad ovunque, non mi sentirei di affrontare una navigazione con onda e sbandamento laterale lasciandolo appoggiato sul tavolo di carteggio. Una soluzione potrebbe essere questa? http://vimeo.com/11886557 Forse anche qualcosa di ancor più tenace.
18 Commenti
Bel post, ottimo esempio!
Per le mappe del Lamma ti consiglio surfreport, in cui puoi scegliere il modello di previsione, il Meteo, LAMMA o altri. ciao.
Ciao volevo sapere se l’App della navionics funziona anche in mezzo al mare in assenza di rete. Cioè il GPS funziona anche in assenza di rete cellulare/WIFI ?
Ciao Roberto, le mappe sono in memoria e non richiedono collegamento alla rete cellulare.
Parlo dell’applicazione “Mediterranean” che ho io e che non è più in vendita su cui tutte le mappe erano precaricate.
Non ho invece avuto modo ancora di provare la versione Europe di cui ho scritto http://www.matteostagi.it/2011/navionics-europe-ipad-iphone-aggiornamento-versioni e per la quale mi pare di capire che le mappe debbano prima essere scaricate da internet selezionando quelle di proprio interesse.
Ad ogni modo una volta scaricate e installate dovrebbero essere disponibili anche in assenza di rete.
Ottimo post e ottimo strumento il Navionics, già provato in barca funziona perfettamente.
Ho un quesito da porvi, in assenza dell’antennona che rileva i wi-fi che stanno decantando http://www.digitalyacht.co.uk/product_info.php?products_id=11657
l’ipad usa il 3G per connettersi giusto?
pertant,o se io sono ad esempio in Costa Azzurra quest’estate pago il roaming e pertanto un sacco di soldi di connesione?
e se è così esisterà una scheda telefonica francese da acquistare?
grazie a chi avrà la cortesia di rispondere
buon vento
Salve, ho letto i vari post con attenzione, ma nn mi è ancora chiaro:
in mezzo al mare la connessione GPS funziona correttamente?
Riesco a seguire la rotta?
esiste una pellicola antiriflesso da porre sullo schermo?
c’è qualcuno che può aiutarmi?
Fabio
Ciao Fabio. Certo, la connessione GPS ce l’hai anche in mare aperto.
Per le pellicole antiriflesso non ti so dire. Anche perché io lo uso generalmente sottocoperta, al riparo anche da eventuali spruzzi.
Ciao Matteo,
grazie, che tu sappia anche ipad 1 può bastare?
sto cercando un buon usato per l’utilizzo anche in barca (nn ho il gps).
Fabio
Fabio, io ho ancora un ipad 1 e la versione Navionics Marine Mediterranean (non più in vendita) gira in maniera fluida e senza problemi.
Non so invece della nuova versione Europe che dovrebbe essere più pesante.
Salve da un altro velista iPad munito . Per quanto riguarda navionics e uscita la nuova ver per iPad , anche se ancora manca qualcosa (p.e. Lista waypoints , ETA TTGO etc ) è un buon prodotto ! Chiedevo in rete notizie del miglior modo di protezione e sistemi di ancoraggio esterni del tablet. Un saluto, grazie. Antonio
Salve,
Dopo aver letto attentamente l’articolo ed i vari post, mi rimane un dubbio, finora irrisolto, posseggo un iPad 2 e che io sappia tutte le versioni di iPad non contengono un dispositivo gps integrato, ma bensì un sistema di Agps, cioè un sistema di geolocalizzazione basato sulla triangolazione dei ponti gsm.
Fino all’anno scorso con il navionics installato su iPhone, appena mi trovavo in mare aperto e quindi in assenza di segnale il navionics non rilevava più la posizione, infatti durante una traversata da Genova a Catania appena trovati in mare aperto l’app mi diceva che ero appena uscito dal porto di Genova.
Per quanto riguarda l’iPhone avevo risolto con il supporto della tomtom che ha il gps integrato, ma per iPad non so ancora come fare. Ho provato il JB ed il roqyBT ma mi funziona solo per il tomtom e non per il navionics.
Se qualcuno avesse qualche altra idea…
Umberto
Umberto, l’iPad (come l’iPhone) ha un vero GPS. Verifica di avere attivato ‘localizzazione’ nelle impostazioni generali e avrai la posizione esatta anche in mezzo al mare dove non si prende nessun segnale gsm.
Salve,
dopo aver letto i vostri articoli, io posseggo un Ipad2, vi posso dire che funziona perfettamente in alto mare, e non solo, con l’ausilio col GPS integrato. Qualche giorno fa ho fatto un aggiornamento che ha integrato altre funzioni già presente. Lo consiglio.
Ciao ai naviganti:
Giuseppe
Salve, vi ringrazio,siete stati utilissimi con queste preziosissime informazioni 😉
Ciao Matteo,
ottimo post!
Volevo chiederti se è possibile collegare l’iPad ad uno strumento del genere, per poi interfacciarlo con l’applicazione “Navionics”:
http://www.simrad-yachting.com/en/Products/VHF-Radios/RS35-VHF-AIS-Radio-en-us.aspx
Che tipo di cavo serve se è possibile?
Grazie!
Filippo
Ciao Filippo, salvo che Apple o Simrad non abbiano previsto un cavo specifico e una applicazione specifica, non riesci a collegare altri apparecchi all’iPad.
Per AIS so che c’era un apparecchio con interfaccia wi-fi e applicazione specifica per iPad. Il collegamento quindi non avviene con cavi ma attraverso la rete wlan.
Ciao Matteo,
grazie mille per la tua risposta!
Questo accessorio WI-FI però non si trova sul sito che ti ho segnalato!
Provo a contattare l’azienda e in caso faccio sapere!
Saluti.
Filippo, ho fatto una ricerca rapida e forse ti possono interessare questo prodotto e queste app:
http://www.vespermarine.com/transponders/xb8000-ais-transponder.html/
https://itunes.apple.com/us/app/watchmate/id557485481?mt=8
https://itunes.apple.com/it/app/ais-radar/id425345530?mt=8