Testimonial (e spammer) involontari

Non consulto ancora assiduamente Facebook. Ancora raramente ci trovo quello che cerco su internet e sui social network: conversazioni interessanti, notizie che mi erano sfuggite o, pure, semplici spunti casuali e stimolanti (anche la serendipità ha certe sue regole)

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E non ho mai capito perché dovrei mettere il “mi piace” su centinaia o migliaia di pagine di prodotti e servizi, a meno di non lavorare per la agenzia di comunicazione che le ha realizzate.

Negli anni però la piattaforma si evolve e, contestualmente, si sviluppano modi più maturi di utilizzarla.

sdg_circlesAd esempio ho imparato che mettendo il “mi piace” su pagine di attività che realmente mi interessano (esempio: circoli velici, eventi, blog di informazione, associazioni culturali, cinema ecc…) posso utilizzare la sezione notizie di Facebook per ricevere notizie, aggiornamenti e iniziative.

Ho, tuttavia, qualche remora a usare Facebook come sorta di newsreader / feedreader. La causa si chiama “notizie sponsorizzate“.

“Le notizie sponsorizzate sono messaggi dei tuoi amici riguardanti la loro interazione con la tua Pagina, applicazione o evento che un’azienda, un’organizzazione o una singola persona ha pagato per mettere in primo piano, in modo da aumentare le possibilità che le persone le vedano.”

Non ho paura di ricevere troppe notizie “sponsorizzate”. No. Nel momento metto il “mi piace” decido autonomamente di volere ricevere notizie su quella attività (seppure sarebbe utile potere decidere quali e quante notizie ricevere, così come avviene per gli amici)

Ho paura di diventare, inconsapevolmente, un testimonial ed eventualmente uno spammer di notizie su Facebook dei miei amici.

“… messaggi dei tuoi amici riguardanti la loro interazione con la tua Pagina” non è ben chiara come definizione. Spiegata diversamente è: se metti il “mi piace” su una pagina, i tuoi amici su Facebook saranno destinatari delle notizie che questa vorrà sponsorizzare.

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L’immagine sopra riporta uno dei post che ultimamente, con una certa frequenza, appaiono nel mio flusso di notizie.

La prima volta che è apparso ho anche pensato “chissà forse è interessante visto che l’ha segnalato l’amico xxxxxxxx”.

Dopo qualche giorno è ricomparsa e ho pensato distrattamente “ho capito, caro xxxxxxx, che ti piace questo prodotto. Non c’è bisogno che tu lo scriva ogni giorno.”

Alla terza volta ho guardato meglio e ho visto che si trattava di una notizia sponsorizzata.

Nel frattempo anche il secondo amico yyyyyy ha messo il suo “mi piace” sulla pagina. Quindi, immagino, ora mi apparirà con maggiore frequenza.

Ora mi domando: xxxxxx e yyyyyyy sanno di essere di fatto gli autori di continui post diretti ai loro amici che servono a pubblicizzare un prodotto? Il rischio, infatti, è che io mi irriti a ricevere sempre lo stesso messaggio pubblicitario in mezzo alle mie notizie e sia costretto a bloccare i miei amici di cui, peraltro, gradirei continuare a ricevere le altre notizie.

Del resto Facebook stesso scrive: “Per non visualizzare più certi tipi di notizie, basta rimuovere la persona dagli amici o dire che non ti piace più la Pagina”

Le notizie sponsorizzate possono essere un buono strumento di marketing per diffondere e promuovere la conoscenza di nuovi prodotti o iniziative. Lo dimostrano anche l’elevato numero di commenti e “mi piace” che una buona notizia sponsorizzata può ottenere.

Affinché funzionino (e continuino a funzionare nel tempo, quando l’utente avrà maggiore consapevolezza della loro esistenza e del loro funzionamento) è necessario:

  • che l’utente “promotore” sia reso consapevole della propria azione. Sia quando mette il “mi piace” sulla pagina, sia ogni volta che una notizia sponsorizzata venga presentata ai suoi amici come da lui promossa.
  • che l’inserzionista utilizzi le notizie sponsorizzata per diffondere, appunto, notizie. News, aggiornamenti, novità, curiosità. Non un semplice messaggio pubblicitario declinato, al più, per slogan grafica e colori. Altrimenti non fa che invadere con una inserzione (altrimenti relegato nella colonna di destra) lo spazio dedicato alle notizie. La prima volta probabilmente otterrà attenzione ma successivamente provocherà lo stesso fastidio di qualsiasi interruzione promozionale televisiva o web o radiofonica.

Della serie: per un uso più consapevole dei Social Network e degli strumenti di marketing.

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